"Only one track in and it's already seamlessly switched
from slightly Steve Reich-y percussion repetitions to lush strings to
subtle electronics and back again for another pass. As things go on an
instrumental pattern emerges, favouring twinkling pianos, bubbling
synths and the gentle knock of the occasional beat all in the service
of an incredibly serene atmosphere"
NORMANRECORDS (UK)
Album included in the best records of 2009 list
(top10) by Piano Magic
MAKEMINEMUSIC (UK)
"Senza eccedere in contorsioni cavillose o minutaggio
logorroico, l’opera di Giulio Aldinucci si distingue per incisività,
garbo e sviluppo originale. Una punta di diamante per la scena
sperimentale italiana, un esempio da ricalcare per ogni mestierante
musicale che ha intenzione di fare arte “colta” per ogni palato "
ONDAROCK (I)
"A
beautifully bonkers second album from Tuscany native Giulio Aldinucci
that operates somewhere between the realms of electronica, psychedelia
and ambient"
WONDERFUL
WOODEN REASONS (UK)
"E questo è il suo secondo disco. E che disco.
Struggente, come minimo, si direbbe ascoltando il passo cinematografico
da titoli di coda di Terra rossa [Rendering] bruma dalle zolle, oppure
gli archi e le pause di B.V. 1-6-08, notte (ombre di una scordata
armonia). Titoli inusuali per un album che di ortodosso ha ben poco"
RUMORE (I)
"Distances is an
exploration of song form, with timbres, and rhythmic figures phrased
into integrated textures, forming the structural equivalent of chorus
and verse [...] Obsil's sound world is a refreshing direct approach to
an electronic song. Straddling a field to encompass the contemporary
glitch of 12k and the post-classical romanticism of Type and Miasmah, Distances
is a creative and charming collection of piano-based electronica"
FURTHERNOISE (AUS)
"Certi stralci di suono sono composti con strumenti
acustici, poi manipolati, altri sono completamente sintetici. Capitano
delle voci indistinte, sembrano bambini che giocano nella campagna
senese da cui Giulio proviene, mentre il pianoforte torna sempre, come
a fare da collante. Mi stupisco di come sia possibile mettere insieme
tutto 'sto casino e farlo funzionare. Ma Giulio ce la fa"
ROCKIT (I)
"Если первый альбом Obsil был посвящён точкам
музыкальной геометрии, то второй - расстояниям между ними. Расстояния
между местами, моментами во времени и различными состояниями души
превратились в музыкальные фрагменты разной степени абстракции, иногда
способные привести в замешательство, но чаще всего поражающие своим
изяществом и тонкой красотой"
MONOCHROMEVISION (RUS)
"La musica di Obsil è
materia sonora fragile, delicata e preziosa come vetro soffiato,
essenziale nella sua sottile struttura basata su melodie frammentarie
sospese nel vuoto, in attesa della rivelazione. Come il precedente
"Points" anche questo nuovo album è contraddistinto da una scrittura
sfuggente, a metà fra classicismo e avanguardia, elettronica analogica
e digitale, romanticismo e astrattezza, confermando la validità delle
idee di un compositore che lavora con minuziosa cura sui dettagli per
creare delle affascinanti miniature di suono crepuscolari e
malinconiche"
BLOW UP (I)
"Merito principale di tale disco, che pare
abbia raccolto anche il favore del Piano Magic Glen Johnson, è quello
di risultare estremamente sereno, ed al tempo stesso di facile ascolto,
pur restando di fatto un’opera di musica sperimentale. Un equilibrio
difficile e virtuoso, che Giulio Aldinucci ha saputo mettere in atto
con grande maestria"
SANDS ZINE (I)
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