Postcards
from Italy essay by Joseph Sannicandro on
A CLOSER LISTEN (USA)
"Their first collaborative release is
evidence not only of the concrete sounds of Italy — from the mundane to
the bizarre, the anonymous to the specific — but also of the quality,
diversity and imagination inherent in current Italian sound art."
FLUID (UK)
"Un
lavoro prezioso che ci svela inedite geografie sonore."
BLOW
UP (I)
Postcards from Italy
was included on the 2013 TOP 10 field recording & soundscape
albums by A Closer Listen.
A CLOSER LISTEN (USA)
"Postacards From Italy non
è un lavoro facile, richiede interesse per l’argomento e ascolti
ripetuti e attenti (possibilmente in cuffia), ma è un’opera importante
che getta le basi di un progetto che merita grande attenzione. In
maniera non dissimile dalle campagne che nel corso degli anni ’70
documentarono l’Italia del dopo boom attraverso gli scatti dei migliori
fotografi di allora (Ghirri, Basilico, Cresci, Berengo-Gardin,…) questo
lavoro porge un orecchio attento all’ambiente che ci circonda e alle
sue mutazioni, consentendoci un’esperienza quanto mai rara: quella di
vedere con l'udito cose che all’occhio sfuggirebbero."
SODAPOP (I)
Part ambient, part minimalist improvisation
the sounds suggest a place, then expands that location into imagined
and perhaps unimagined situations.
ALL ABOUT JAZZ (USA)
"Ne risulta nel complesso un singolare
“atlante d’Italia”, che nella sua stessa varietà rende l’infinità di
spunti offerti dai paesaggi dai quali è stato generato e che non
mancheranno di essere ulteriormente esplorati con la creatività che
contraddistingue questi e altri lucidi osservatori degli spazi sonori."
MUSIC WON'T SAVE YOU (I)
Postcards from Italy live set at
Cafe OTO (London) review:
"[...]Next
it was the turn of Alberto Boccardi, Attilio Novellino, and Giulio
Aldinucci, who brought a very different approach to the table. Whereas
in the opening set recognisable field recordings and electronics were
woven closely together, here the music swayed from one extreme to the
other and back again. Quiet noises opened the set, but soon heavily
rhythmic tuned sounds took over, developing into an intense, pulsating
trance-like workout; then an interlude that led us out among the birds
and the sounds of voices and distant traffic, before the pounding
rhythms started up again. It was interesting to hear a set that drew
such a sharp distinction between sounds as heard in everyday
non-musical contexts and their heavily edited, manipulated, and
arranged counterparts, suggesting to my mind that any attempt to
understand contingent sonic situations as ‘music’ requires an effort of
tuning and of composition, even if it is not as extreme as the
production of heavy regular beats."
FLUID (UK)
Postcards from Italy live set at
Spazio O’ (Milano) review:
"[...]Ne esce in definitiva l’idea di
paesaggio sonoro non come semplice registrazione di eventi ma come
concetto dinamico, sia per il suo essere in continuo mutamento, sia per
il suo poter essere rielaborato e interpretato. Non abbiamo assistito
solo a una serata riuscita, ma al primo passo sul nostro territorio di
una delle iniziative più importanti nate in tempi recenti in Italia:
più di un progetto interessante, direi piuttosto necessario.
SODAPOP (I)
|